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L'OSPITE DELLA SETTIMANA: MICHELE FORASIEPI - RESTAURANT MANAGER PRINCIPE DI PIEMONTE DI VIAREGGIO

in Personaggi - il 07 Dicembre 2015

Questa settimana a Scuola Tessieri uno dei professionisti più ?richiesti dell'alta hôtellerie svela i segreti di una professione? sempre più importante, consiglia ai giovani quale percorso formativo ?scegliere, indica doti e caratteristiche che un giovane deve avere.

Quando si ha di fronte un trentenne che ha raggiunto una posizione importante, le prime due cose che saltano in mente ad un giovane sono ottimismo e spirito di emulazione: quali sono le caratteristiche imprescindibili che un esordiente deve avere per lavorare nell'ospitalità? Non voglio essere né troppo severo né troppo ottimista, ma il primo messaggio che mi viene spontaneo è questo: se avete passione ed ambizione questo è un lavoro che vi darà grandi soddisfazioni, altrimenti cambiate strada, immediatamente. Lo sottolineo perché qualcuno associa il lavorare nel settore dell'accoglienza ad una sorta di gioco, e non c'è niente di più sbagliato, visto che oggi per eccellere bisogna essere estremamente preparati e vogliosi di migliorare.

Ripercorrendo la sua carriera, con le opportunità che ci sono oggi, quali sono le strade che consiglierebbe ad un giovane? Essendo nato in Versilia, dopo aver frequentato l'istituto alberghiero ho cercato subito di inserirmi nel mondo dal lavoro, ma oggi suggerirei di frequentare prima un corso di alta formazione come quelli che sta preparando Scuola Tessieri. Ma la sorte era evidentemente dalla mia parte, e nel 1999 feci la prima stagione all'Hotel Royal di Viareggio, per poi passare l'anno successivo al Byron di Forte dei Marmi. Infine, dopo due importanti esperienze in Gran Bretagna ed un ritorno in Toscana, nel 2010 la grande soddisfazione di essere chiamato per lavorare al Pellicano di Porto Ercole.

Dopo un lungo percorso è tornato a giocare in casa, ed adesso è responsabile sia della parte ristorante che del bar del Grand Hotel Principe di Piemonte, un ruolo prestigioso che include la selezione dei suoi collaboratori. Quando leggo i curriculum ed incontro le persone che vogliono lavorare in strutture prestigiose verifico dizione, cultura ed esperienza. A chi mi chiede invece l'importanza della conoscenza delle lingue straniere, rispondo con un sorriso, tant'è che ormai è quasi inutile sottolinearlo: sono fondamentali, vitali, e senza un buon inglese oggi non è possibile affrontare questa professione.

Con queste caratteristiche si ha così la possibilità di essere vincenti nel mondo del lavoro anche in questo periodo di crisi? Per chi ha umiltà, voglia di crescere, curiosità ed attenzione ai dettagli, questo settore darà sempre un'occupazione. Anche perché una volta completato il ciclo formativo le prospettive sono mondiali, e per chi è ben preparato e volenteroso, in questo ambiente le proposte di lavoro non mancano mai.

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