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L'OSPITE DELLA SETTIMANA: LUCA RENZINI - TITOLARE DEL TOUR OPERATOR BEST PRIVATE TOURS

in Personaggi - il 21 Dicembre 2015

Nella periodica intervista del lunedì, un grande conoscitore del mondo turistico esprime pareri e punti di vista sulle potenzialità del Bel Paese, e di quanta voglia di cucina italiana ci sia tra gli stranieri che visitano l'Italia.

Dopo un periodo complicato i flussi turistici stanno attraversando un buon momento, e gli ultimi dati disponibili sono decisamente incoraggianti: grazie agli stranieri negli ultimi 12 mesi il numero dei visitatori è aumentato dell'1,8%, tant'è che rappresentano il 49,6% delle presenze nel nostro Paese.

Premesso che l'Italia è sempre stata una top destination a livello mondiale, negli ultimi cinque anni si è riscontrato un deciso e continuo aumento delle presenze, e se analizziamo le differenze tra il 2013 ed il 2014 (ultimi dati disponibili, ndr), notiamo un incremento soprattutto degli statunitensi con un +8,4%. In questa speciale classifica la seconda posizione è rappresentata da chi proviene dalla macroarea Asia-Pacifico con un +6,4%. Sono queste le due clientele sulle quali puntare nei prossimi 4-5 anni.

A prima vista sembrerebbe di puntare su due caselle totalmente diverse: per quanto riguarda gli americani stiamo parlando di una clientela, che grazie anche al cambio favorevole, è tornata a scegliere il Bel Paese; nel caso della Cina e di tutto l'Estremo Oriente, di un flusso nuovo che stiamo cercando di intercettare.  

Un dollaro forte è sicuramente un ottimo incentivo a viaggiare per tutte le economie legate al biglietto verde che, non dimentichiamoci, rappresentano ancora una bella fetta dell'intero panorama mondiale. Allo stesso tempo per gli americani, che sono in assoluto i migliori clienti che ogni tour operator vorrebbe, rappresentiamo un punto di riferimento indiscutibile da visitare assolutamente: Italia nel mondo è arte, cultura e gastronomia. E questa magica triade è diventata un assioma valido non solamente negli States, ma è un messaggio universale, anche se c'è ancora molto da lavorare sul marketing e la comunicazione.

Valorizzare e far conoscere le eccellenze di un territorio ricco come quello toscano, oltre a fare a fare formazione, è uno dei pilastri che Scuola Tessieri sta portando avanti. Cercando di far conoscere l'enogastronomia di qualità, e le bellezze che ci circondano, pensa che si possa dare un contributo importante a 360° a tutta la zona?   

Assolutamente sì. Quanto state portando avanti in questa struttura merita di essere conosciuto, non solamente in Toscana, ma anche in altre zone d'Italia e perfino all'estero. Mentre passeggio tra aule modulabili che scandiscono gli 800 metri quadri che compongono questa struttura, intravedo grandi potenzialità, e vi assicuro che nonostante abbia visitato molte altre scuole di cucina in tutta Italia quanto sto visitando non ha rivali. Scuola Tessieri ha davvero tutte le qualità per diventare un volano per far crescere una porzione di Toscana che non ha eguali.

La volontà della Scuola segue questa direzione e si vuole proporre, oltre a portare avanti molteplici attività, ai tour operator per organizzare cooking class e corsi di degustazione da tenersi assolutamente in lingua.  

Scuola Tessieri ha potenzialità enormi e si presta benissimo a quanto ha appena descritto. Da addetto ai lavori posso dirvi che la richiesta di classi di cucina di buon livello è in aumento, ma purtroppo mancano le location adeguate, mentre questo avveniristico atelier culinario ha tutte le carte in regola per soddisfare anche le pretese più singolari. Inoltre avete un corpo docenti di prim'ordine, e trovandovi sulla direttrice Pisa-Firenze ad un passo dall'uscita della superstrada, siete facilmente raggiungibili. Per finire, a pochi chilometri, si trovano i borghi storici che tutto il mondo ama. Mi creda, nessuno riunisce tutte queste peculiarità.

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