immagine articolo

L'OSPITE DELLA SETTIMANA: FEDERICO MOROSI - HEAD BARTENDER HOTEL IL PELLICANO DI PORTO ERCOLE

in Personaggi - il 07 Marzo 2016

Con le sue creazioni ha stregato i personaggi più famosi del mondo, a partite da  Bono Vox degli U2, che ha sempre amato la sua Angurita. Mentre Liz Taylor, di ritorno da una giornata di sci a Gstaad, gli chiedeva un Eggnog (bevanda alcolica a base di latte, uova, liquore e spezie). Questa settimana si racconta Federico Morosi, uno dei docenti barman di Scuola Tessieri, tra aneddoti e consigli utili per raggiungere un livello formativo da grande professionista.

Una carriera lavorativa importante, con esperienze all'Hotel Cavour di Milano, Le Richemonde di Ginevra, il Palace a Gstaad, fino ad approdare al Pellicano: qual è il minimo comune denominatore per lavorare ad alto livello? Alla base ci deve essere passione e curiosità, due caratteristiche senza le quali è impossibile crescere ed imparare, della stessa importanza sono il rispetto e l'educazione. Se si hanno queste basi, il passaggio successivo è relativo al trovare un buon bar manager accanto al quale crescere, in modo da poter migliorare guardando ed ascoltando come lavorano i grandi professionisti. Perché quando si serve un certo tipo di clientela, non si può sbagliare un colpo, dettagli impercettibili compresi.

Lei ha avuto modo di servire le sue creazioni a star di livello incredibile, dalle nevi dell'Oberland  bernese di Gstaad, alle scogliere di Monte Argentario. Ricordo che Valentino (lo stilista è proprietario dello Chalet Gifferhorn, situato a due passi dall'hotel, ndr), Tom Ford, e Giancarlo Giammetti, quando scendevano al Palace andavano pazzi per la mia Margarita, mentre al Pellicano Daniel Craig si rilassava ordinando un Bloody Mary. Dove lavoro in questo momento è più una villa frequentata da amici piuttosto che un hotel 5 stelle, all'interno della quale si respira un lusso non ostentato, discreto, silenzioso, dove anche le celebrità si sentono a loro agio grazie ad un servizio presente ma non invadente.

Insegnare a lavorare ad alto livello è uno dei pilastri sulla quale si fonda Scuola Tessieri, proprio perché vogliamo formare i grandi professionisti del domani, affidandoci a docenti di comprovata esperienza. Sono molto orgoglioso di far parte di questa bella squadra, e la bontà di questa location la si riconosce fin dalla sua entrata, tant'è che la hall non ha niente da invidiare a quella di un grand hotel. Inoltre ho trovato programmi ben studiati e pensati con lungimiranza, che daranno una formazione completa e vincente, per un immediato inserimento nel mondo del lavoro. Infine spazi ben progettati, struttura moderna, e tecnologicamente all'avanguardia, completano una scuola di cucina da 5 stelle.

Per finire ci deve svelare i segreti di uno dei suoi 24 signature cocktail, visto che lei oltre a realizzare alla perfezione i classici, ha una grande creatività che mette a disposizione dei suoi clienti. Al Pellicano ho dedicato alcuni drinks ai personaggi famosi che con regolarità ci vengono a trovare, e per Scuola Tessieri renderò noti i segreti di uno dei miei preferiti, il Pelican Martini. La ricetta è a base di vodka Grey Goose, ma ci sono due componenti che lo rendono speciale: 1 goccia di lime ed 1 spruzzo di Mandarinetto Isolabella. Il risultato è molto citrus, l'Italia in un bicchiere, perché il nostro lavoro è anche quello di essere dei piccoli ambasciatori dell'eccellenze del Bel Paese.

Condividi l'articolo

Hai trovato l'articolo interessante? Lascia un commento