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Stefano Cipollini: da fuoriclasse a coordinatore didattico del corso professionale di cucina

in Backstage - il 22 Agosto 2017

Stefano Cipollini, classe 1985, è uno dei docenti del corso professionale base di cucina. 

A soli 31 anni lo Chef Cipollini ha una carriera che non ha niente da invidiare a chef da carriera decennale. Capo partita a "Il Pellicano" (Porto Ercole) nell'anno in cui si aggiudica la 2 Stelle Michelin, lavora prima a fianco di Gaetano Trovato nel Ristorante Arnolfo (Colle Val d'Elsa) 2 Stelle Michelin, per poi spostarsi nella corte di Massimiliano Alajmo a "Le Calandre" 3 Stelle Michelin e successivamente a "La Montecchia" una Stella Michelin. Nel 2011 accompagna lo Chef Luca Landi nell'importante percorso che porterà il "Ristorante Lunasia" alla prima Stella Michelin.

Come docente del corso professionale base di cucina il suo motto è "Perfetti, sempre!": la perfezione è punto di partenza e dettaglio finale di ogni preparazione. "Ordine, disciplina e costanza: un mantra fondamentale per tutti i giovani che vogliono intraprendere questa affascinante carriera!"

 


 

Stefano Cipollini, classe 1985, è uno dei docenti del corso professionale base di cucina. Nonostante la giovane età, vanta anni di esperienza nei migliori ristoranti stellati d'Italia. Cipollini, com'è nata la sua passione per l'arte culinaria? Ho iniziato a lavorare nei ristoranti all'età di quattordici anni, i primi guadagni e le prime esperienze. Poi ho frequentato l'istituto alberghiero di Montecatini, dove ho imparato molto sulla vita lavorativa negli hotel e sulla gestione della cucina. Il suo primo impiego dopo la scuola? A diciannove anni al San Clemente Palace a Venezia, un hotel di lusso a cinque stelle da quattrocento posti letto: nel giro di pochi mesi mi hanno trasferito al ristorante gourmet e poi sono diventato capo partita. Una crescita che in una struttura del genere avviene solitamente nel giro di anni, non settimane. Lei ha lavorato anche a "Il Pellicano" a Porto Ercole. Ci racconta com'è andata? Fu lo chef del San Clemente a mandarmi nel grossetano. "Il Pellicano" è un hotel di lusso, ero capo partita nell'anno in cui si è aggiudicato due Stelle Michelin. Lo chef era Antonio Guida, che attualmente è executive chef al Mandarin di Milano. Dopo qualche anno sono tornato a Venezia, dove ho lavorato come capo partita al Bauer a fianco dello chef Giovanni Ceresa. Veneto-Toscana, andata e ritorno. All'età di ventitré anni sono entrato a lavorare al ristorante stellato "Arnolfo" a Colle Val d'Elsa, dove lo chef era Gaetano Trovato. Poi mi sono spostato a "Le Calandre", tre Stelle Michelin, e a "La Montecchia", una stella Michelin.  

diventare un pasticcere o un cuoco professionista-

 

 

Qual è l'ambito culinario che preferisce? I secondi piatti. Negli antipasti italiani vedo molta tecnica, nei primi molta tradizione, mentre nei secondi c'è un mix. Lei insegna alla Scuola Tessieri da gennaio 2017. Qual è la caratteristica che contraddistingue questo istituto? Scuola Tessieri è costruita su misura per piccoli gruppi di studenti, che qui possono acquisire il metodo per crescere professionalmente. La cucina è rigore, severità, impegno, costanza. Non è uno sprint, ma una maratona: non conta chi taglia il traguardo per primo, ma chi riesce a sopravvivere giorno dopo giorno sempre al top, fornendo un servizio completo, preciso e puntuale. Cerco di trasmettere ai miei studenti le basi affinché possano maturare le loro competenze. Scuola Tessieri è lo spazio giusto per impararle.

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