immagine articolo

Lidia Lopez: “Finalmente ho trovato il mio mentore, ecco chi è”

in Tesslife - il 08 Marzo 2023

Lidia, com’è iniziata la sua passione per la cucina?

Vengo da Tenerife, sono arrivata in Italia nel 2001. Prima di intraprendere la mia esperienza nel mondo culinario facevo la modella. Poi però ho deciso di cambiare strada per cercare qualcosa in cui riversare tutta la mia passione e il mio entusiasmo. Ho cominciato facendo la cameriera in un ristorante, nel quale poco tempo dopo si è liberato un posto in cucina. L’idea mi creava un’emozione, un senso di novità e di inesplorato. Così ho deciso di propormi. Prepararmi per andare a lavoro era diventato quasi come prepararmi per un appuntamento con un ragazzo. Sentivo le farfalle nello stomaco. Ho iniziato a fare tantissime ricerche, a comprare riviste, avevo bisogno di approfondire sempre di più.

Ha avuto un mentore?

Purtroppo no. Mancava sempre la figura di uno Chef che potesse trasmettermi la sua esperienza come avrei voluto. Questo non mi ha scoraggiata, mi ha spinta a studiare e a sperimentare. Sono una persona che non si tira indietro davanti alle difficoltà: mi rimbocco le maniche e faccio del mio meglio. Poi sono finita a lavorare in una gelateria molto rinomata di Lucca, un’esperienza completamente nuova dove il proprietario ha esordito dicendomi che preparava soltanto gelati. Ho preso la palla al balzo e ho deciso di sperimentare anche nell’ambito pasticceria, creando una mia linea di torte e semifreddi senza glutine. Devo dire che sono piaciute moltissimo, nonostante non mi fossi mai cimentata in questo ambito.

Come ha conosciuto Scuola Tessieri?

Ho iniziato ad interessarmi a dei corsi regionali di cucina, ma non ero molto convinta. Un giorno ho incontrato Pablo, un mio carissimo amico, che per altro è stato uno studente di Scuola Tessieri. E’ stato lui a consigliarmi la scuola. Da allora ha passato due anni a ripetermi che ero brava, ma mi mancava soltanto un tassello per fare il salto di qualità, ed era convinto che Tessieri potesse darmi ciò che mi serviva. Ci ho pensato moltissimo, e nel frattempo avevo cambiato altri lavori fino ad ottenere un’offerta in un ristorante stellato. Era una cosa che desideravo da tempo, ma avrei dovuto lasciare il ristorante dove lavoravo dall’oggi al domani, e non è una cosa da me.

E poi?

Una mattina però mi sono svegliata e ho sentito come un richiamo. Ho deciso che non volevo più dipendere da nessuno, che era l’ora di completare la mia formazione e renderla solida così ho alzato il telefono e ho chiamato Scuola Tessieri. E’ stata la decisione migliore che io abbia mai preso, lo dico con assoluta sincerità. Ci sono state tante persone, incontrate durante la strada, che mi hanno suggerito di accontentarmi di un lavoro in trattoria “alla mia età” rinunciando ai miei sogni. Ma lì è successo l’esatto opposto, hanno creduto in me, soprattutto Stefano Cipollini.


Ci parli del concorso LadyChef

Avevo già provato da sola qualche anno prima ma mi ero qualificata al terzo posto, lì ho conosciuto la vera Lidia.
Sono una combattente, e quando mi pongo un obiettivo lo porto a termine, così dopo l’esperienza a Scuola Tessieri ho chiesto allo Chef Cipollini di aiutarmi con la preparazione: volevo tentare ancora. Lui è stato subito entusiasta e abbiamo lavorato insieme all’idea del “Risotto come una pizza”, un piatto semplice a guardarsi ma che richiede diverse preparazioni e che alla fine mi ha portata alla vittoria.

Al momento sta lavorando?

Fino a metà maggio sarò impegnata nello stage in un ristorante a Forte dei Marmi e devo dire che mi sento come a casa. All’inizio avevo moltissima paura di sbagliare o di non essere abbastanza veloce, ma mi sono resa conto che è la prima volta che sento testa e cuore in armonia. Non sarà la paura a fermarmi, voglio godermi questo momento.

Quindi, alla fine, ha trovato il suo mentore?

Assolutamente si, in Stefano Cipollini. Ho trovato qualcuno che mi affiancasse e che mi accompagnasse nella mia crescita. Ancora oggi quando vengo assalita da un dubbio
lavorativo è la prima persona a cui mi rivolgo. Ho piena fiducia in lui, come lui ne ha in me. Non ti nascondo che spero di poter creare un legame così bello anche con altri Maestri, non si finisce mai di imparare.

Progetti per il futuro?

Non mi è ancora chiaro, sicuramente in un futuro ancora lontano aprirò qualcosa di mio. Ho bisogno di esprimermi a pieno, ma nel frattempo vorrei accrescere le mie esperienze lavorando con una persona seria. Non
necessariamente in un ristorante stellato, vorrei trovare qualcuno che mi trasmettesse le sue conoscenze e la sua passione. Che non lavori per la gloria, ma per la curiosità e la bellezza che questo lavoro sa trasmettere e regalare. Poi mi piacerebbe moltissimo partecipare ai campionati. E’ un’esperienza davvero elettrizzante. Durante i giorni della competizione mi sono fermata ad osservare i partecipanti provenienti dagli altri paesi e ho sentito come un richiamo, chissà. Forse un giorno ci arriverò anche io!

 

 

Condividi l'articolo

Hai trovato l'articolo interessante? Lascia un commento