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L'ospite della settimana: Chiara Masiero - Titolare del ristorante Cammillo di Firenze

in Personaggi - il 11 Novembre 2016

Ad appena 100 metri da Ponte Vecchio, grazie ad un personaggio a tutto tondo che si divide piacevolmente tra sala e cucina, si trova un indirizzo famoso in tutto il mondo: amato dai visitatori, che nella miriade di locali acchiappa-turisti si sentono "tutelati" grazie a recensioni internazionali e ad un passaparola che ha fatto il giro del globo; dai fiorentini, che solo qui ritrovano le stesse atmosfere avvolgenti delle trattorie di una volta; dagli chef stellati di stanza e di passaggio da Firenze, che consigliano ai loro comis di fare esperienza in ristoranti come questi; dalle star di Hollywood, che desiderosi di conoscere un'Italia da cartolina, ritrovano l'accoglienza, la vera tradizione e la qualità della materia prima. Tant'è che durante il weekend per l'anteprima mondiale di Inferno, è proprio qui che Tom Hanks, Ron Howard, Dan Brown hanno scelto di cenare. Senza contare quella volta che David Rockefeller... Cammillo L'anno scorso Cammillo ha compiuto 70 anni, un bel traguardo, raggiunto di slancio grazie ad una gestione mai passata di mano e da sempre saldamente nelle mani della stessa famiglia. Lei è la terza generazione, ha un ottimo primo collaboratore come suo marito Massimo, una squadra affiatata che in totale conta 17 elementi, e per il presente ed il futuro ha trovato nelle sue figlie Vittoria e Matilde la stessa passione per continuare la tradizione di famiglia. Cammillo era il nome di mio nonno, un fiorentino di Brozzi trasferitosi in centro durante la Seconda Guerra Mondiale, che dopo aver aperto un'osteria vicino Ponte Vecchio dovette trasferire il suo locale in Borgo San Jacopo. Fu in quel momento che grazie a mio padre Bruno, un brillante bolognese a Firenze per lavoro che nel frattempo aveva sposato mia madre Diva,  venne presa la decisione di dedicarsi alla ristorazione di qualità. E nonostante il ristorante si componesse di una sola stanza dalla forma rettangolare allungata (l'attuale sala principale e cucina), fu subito un successo: la bontà della materia prima era indiscutibile, il servizio era attento e preciso, l'atmosfera rilassata ma curata. In poco tempo nobili, gente comune, e la nutrita comunità anglosassone presente in città lo scelsero come punto di riferimento. Abbiamo continuato basandoci e rafforzando questi valori, ampliandoci nel tempo, e mantenendo una clientela trasversale e cosmopolita. [caption id="attachment_11613" align="alignnone" width="1200"]Chiara Masiero, titolare del ristorante Cammillo di Firenze con la figlia Vittoria Chiara Masiero, titolare del ristorante Cammillo di Firenze con la figlia Vittoria[/caption] [caption id="attachment_11616" align="alignnone" width="1200"]Tagliolini fatti a mano al tartufo, rigorosamente tartufo bianco: un must da Cammillo. Tagliolini fatti a mano al tartufo, rigorosamente tartufo bianco: un must da Cammillo[/caption] Una clientela che alimenta aneddoti, storie, notizie curiose. Per sgombrare il campo possiamo ascoltarle direttamente dalla fonte che l'ha vissute in prima persona? Un episodio simpatico risale agli anni Cinquanta, quando io non ero ancora nata ma che ho ascoltato molte volte, riguarda Emilio Pucci. Erano i tempi in cui il Marchese, nonché stilista, passava spesso da Borgo San Jacopo a cavallo perché invaghito di mia zia. Tant'è che tutte le volte che arrivava davanti al ristorante, si faceva annunciare dal cameriere alla porta, ed una volta che la sorella di mia madre usciva per salutarlo comandava al cavallo di inchinarsi. A quell'epoca la cospicua comunità anglosassone residente a Firenze ci richiedeva gamberi al curry accompagnati da mango chutney, una salsa che dopo varie prove ho personalizzato e codificato negli anni Novanta, tant'è che adesso viene venduta in un'elegante confezione con la veste grafica curata da mia figlia Vittoria. Tornando invece ai personaggi che frequentano il nostro locale annovero tra gli habitué David Rockefeller, che ama celebrare qui il suo compleanno, tant'è che da Cammillo ne ha festeggiati almeno un paio. [caption id="attachment_11614" align="alignnone" width="1200"]L'uomo al centro è Cammillo il fondatore dell'omonimo locale agli inizi dell'attività nel secondo dopoguerra. L'uomo di sinistra che corteggia la zia di Chiara, oggi titolare e responsabile della trattoria, era un'americano, manager della General Motors. Al centro Cammillo, fondatore del ristorante, in una foto degli anni Cinquanta[/caption] Tra i suoi ospiti non mancano neanche molte star del cinema, tant'è che nel mondo hollywoodiano lei risulta molto popolare. Molti attori di passaggio a Firenze vengono a trovarci, e con la stessa naturalezza con la quale arrivano noi li accogliamo, anche se un episodio recente mi ha fatto sorridere. La storia riguarda una coppia americana che entrando timidamente senza prenotazione ha chiesto un tavolo, ed una volta fatta accomodare ha confabulato finché non sono apparsa loro davanti, ed ha quel punto la signora non si è trattenuta ed una volta instaurata una breve conversazione ha esclamato: "Lei, Chiara, lo sa che ad Hollywood è molto famosa?". Io cado dalle nuvole e mi limito ad un'esclamazione di circostanza, finché non ne esce un divertente siparietto. "Molti attori e personaggi dello show biz parlano benissimo di lei a Los Angeles". A quel punto mentre mi domando chi possa farmi le pubbliche relazioni in California a mia insaputa, e chi sia questa graziosa signora, vengo anticipata da una sua affermazione: "Ci hanno consigliato di venire a pranzo da lei due cari amici, Beyoncé e Jay-Z, ed a questo punto cara Chiara mi presento: Rubin Tunney". In un colpo solo avevo come addetta alla comunicazione la coppia dello spettacolo più famosa d'America, e come ambasciatrice per l'Italia, a pranzo nel mio locale, l'attrice principale di The Mentalist. Il pollo al curry con salsa al Mango Chutney. Un piatto storico della Trattoria che risale al primo dopoguerra quando la colonia britannica, popolata di indiani, affollava l'altro lato del'Arno. La salsa è una specialità ricettata e realizzata personalmente da Chiara, si trova in vendita presso il locale. [caption id="attachment_11615" align="alignnone" width="1500"]Tagliolini fatti amano con ragù di coniglio, una specialità che Chiara è orgogliosa di offrire ai suoi commensali Tagliatelle fatte a mano al ragù di castro, una specialità che Chiara è orgogliosa di offrire ai suoi commensali[/caption] A questo punto non mi rimane che chiederle questo: come si arriva ad ottenere un tale successo? Lavorando con passione, amando il proprio mestiere, ed avendo un amore spropositato per la qualità della materia prima: sono felice quando i miei ospiti gioiscono della mia cucina. Da Cammillo si trovano piatti con pochi ingredienti ma fatti bene, abbiamo un menù che si compone di quasi cento piatti, e non ammettiamo assolutamente né prodotti surgelati né semilavorati. Inoltre per i salumi abbiamo 5 fornitori diversi, puntiamo sul cosiddetto confort food senza voler diventare una fabbrica dei pasti, e vogliamo mantenere un'atmosfera accogliente che non metta in imbarazzo nessuno. Tutto questo cerchiamo di raggiungerlo attraverso un gioco di squadra che va aldilà del semplice rapporto di lavoro, tant'è che il nostro chef collabora con noi da ben 40 anni, ed alcuni componenti della sala fanno parte di questa famiglia da 35 anni. Perché ritengo, nonostante alcuni sostengano che le brigate vadano cambiate ogni 3 anni, che la forza del gruppo sia fondamentale. [caption id="attachment_11621" align="alignnone" width="1200"] Una parte della brigata di cucina e di sala di fronte al ristorante[/caption] [caption id="attachment_11625" align="alignnone" width="1200"]Chiara Masiero e la figlia Vittoria La titolare Chiara Masiero e la figlia Vittoria nella sala principale del locale[/caption] [caption id="attachment_11626" align="alignnone" width="1200"]Il marito Massimo mentre Il marito Massimo mentre "spolvera" i tagliolini con del tartufo bianco[/caption]  

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