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L'Ospite della Settimana: Emanuele Manfroi - General Manager di Belmond Villa San Michele a Fiesole, Firenze

in Personaggi - il 29 Agosto 2016

Il magazine di Scuola Tessieri questa settimana è stato sulla bellissima collina a nord di Firenze per incontrare un cosmopolita manager dell'hôtellerie, che dai primi mesi di questo anno dirige una delle strutture più affascinanti del capoluogo toscano, dalla quale si gode di un panorama mozzafiato.   Dopo importanti esperienze lavorative sia in Italia che all'estero, dallo scorso febbraio è General Manager di questo monastero del Quattrocento trasformato in hotel, un'oasi di pace ad appena quattro chilometri da Firenze. Una location assolutamente suggestiva, immersa nel verde tra olivi e lecci, perfetta per godersi sia la tranquillità delle ventilate colline che una città meravigliosa come Firenze. Dopo aver ricoperto quasi tutte le posizioni nell'ambito dell'haute hôtellerie, e per ultimo il ruolo di deputy manager per il Belmond Hotel Cipriani di Venezia, da appena sei mesi è iniziata questa nuova fase della mia carriera lavorativa. [caption id="attachment_10715" align="alignnone" width="1200"]Belmond Villa San Michele a Fiesole veduta esterna della struttura Belmond Villa San Michele a Fiesole domina dalla sua posizione il territorio sottostante[/caption] Una carriera dove, leggendo e commentando il suo curriculum, convivono esperienze nel Vecchio e nel Nuovissimo Continente. Sono sempre rimasto affascinato dal mondo dell'accoglienza in generale, tant'è che per molto tempo ho cullato il sogno di aprire un'osteria, e tra le tante esperienze che ho fatto da ragazzo posso raccontarne alcune decisamente divertenti. Perché mentre mi laureavo in economia  e commercio, un'estate facevo l'animatore turistico, e quella successiva gestivo un ristorante a Bordighera che in tre mesi stappava 1200 bottiglie di Pommery. In seguito sono partito per l'Australia dove dalla gavetta sono arrivato ad essere Restaurant Manager al Park Hyatt di Sidney, mentre una volta laureato ho rifiutato un world wide ticket (il premio per aver terminato l'università), preferendo come regalo l'iscrizione ad un master in economia del turismo all'Università di Trieste. Sono quindi rientrato in Italia ripartendo da zero, risalendo le varie posizioni, fino all'avventura attuale. Che affronto con entusiasmo grazie ad una proprietà innamorata di questa location, che sta investendo in vari progetti, come la nascita di una grande SPA da 1000 metri quadri che sarà ultimata nei primi mesi del 2018. Inoltre ho in mente altre iniziative per aprire e far vivere l'hotel anche ai fiorentini, in modo che Villa San Michele diventi un punto di riferimento per la città, e non solamente per la facoltosa clientela internazionale che decide di soggiornarvi. [caption id="attachment_10716" align="alignnone" width="1200"]Interni della suite Michelangelo Gli esclusivi Interni della suite Michelangelo[/caption] Tra i vostri clienti avete difatti avuto personalità importanti, che possono mettere in soggezione il personale, al quale a volte non è facile dare consigli sul come comportarsi. Questa struttura ha 45 camere e 100 dipendenti, tutti professionalmente preparati, ma lo sa cosa consiglio in primis ai miei collaboratori? Siate naturalmente ospitali e disinvolti. Perché in Belmond sono le persone che fanno l'hotel, ed è importante che ogni settore venga valorizzato dalla personalità e dall'educazione di ogni singolo: è grazie a queste piccole accortezze che i nostri ospiti si porteranno a casa un ricordo indelebile. Oggi chi spende 1000 euro al giorno per una camera, si aspetta chiaramente standard elevati, ma la vera differenza è se riusciamo emozionalmente a fargli vivere un sogno.   [caption id="attachment_10714" align="alignnone" width="1200"]sala da pranzo La suggestiva sala da pranzo ricavata dall'antica loggia[/caption] È quel qualcosa in più sul quale il Sistema Italia dovrebbe puntare, che deve arrivare dalla formazione, ma che dovrebbe anche appartenere ad ogni professionista che lavora nel mondo dell'accoglienza. Le nuove generazioni che vogliono inserirsi in quest'ambiente, che possono arrivare anche da percorsi non necessariamente affini a quello dell'HO.RE.CA, è importante che siano disponibili e che abbiano una forte voglia di imparare. Perché coloro che sono più motivati faranno carriera più velocemente, soprattutto se punteranno sulla sala e l'organizzazione della ristorazione, visto che è il settore nel quale c'è più necessità di personale qualificato. Ci sono poi coloro che hanno un talento innato, che hanno quell'extra mile in più, che fanno crescere sia la struttura che l'azienda in generale. Un piccolo esempio? Il nostro addetto al ricevimento, che con una naturalezza ed una professionalità estrema, congedò Carlo d'Inghilterra con un "give my greetings to your mom for me, thanks". Per sentirsi rispondere cosa dal Principe di Galles? "Non mancherò di portarle i suoi saluti".

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