Mario Ragona, Maestro Pasticcere conosciuto e apprezzato nel panorama nazionale, oggi è Direttore della Scuola Tessieri e Coordinatore delle attività di Pasticceria.
Alla luce del difficile momento che il mondo intero sta attraversando, Mario Ragona ci regala una riflessione personale che riguarda i cambiamenti in atto nel settore del food italiano e che saranno ancora più evidenti ed accentuati quando questo duro periodo sarà terminato.
Cambierà il food italiano? E’già cambiato!
Sono momenti delicati, momenti in cui le professioni del nostro e altri settori sono messi a dura prova a causa di questo periodo sofferente e delicato per la nostra e la salute altrui.
L’italiano per natura non riesce mai a stare fermo, cerca sempre di reinventarsi anche in situazioni difficili come quella attuale.
Oggi siamo stati catapultati, da un giorno all’altro, in una situazione di stallo forzato.
E’ cambiato tutto e dobbiamo cambiare noi e le nostre abitudini.
Sta già cambiando tutto mentre state leggendo.
Si discuteva da diverso tempo che nei prossimi anni (circa 4/5 anni) alcuni lavori potessero scomparire e sicuramente in molti avrebbero dovuto adattarsi alle nuove forme di lavoro e di business (es. lavorare anche per la stessa azienda, ma con mansioni che evolvono nel tempo), ma nessuno avrebbe potuto immaginare che questo sarebbe accaduto così velocemente. Immaginate quali settori dovranno reinventarsi da zero, quelli che addirittura scompariranno perché instabili nel tempo, perché fuori da quello che viene classificato come “di prima necessità” oppure non più “sicuri” come una volta. Il posto fisso ha smesso di esistere da tempo, e non esisterà domani. Una visione preoccupante, ma l’importante è guardare le cose da un’altra prospettiva.
Reinventarsi aiuta l’essere umano a dare il meglio di sé in situazioni di difficoltà, uscendo dalla propria zona di comfort e spingendosi a trovare nuove soluzioni e nuove forme di business per il futuro.
Nel nostro caso, l’Italia del food è sempre stata in prima linea a livello mondiale e lo sarà sempre, siamo infatti unici nella varietà di tradizioni culinarie e molto fortunati perché la nostra identità è formata anche da una cultura culinaria radicata e sentita. La straordinaria eccellenza delle materie prime di cui disponiamo, ci posiziona nel primato.
E’ il momento di iniziare a pensare al futuro, in grande, ricordiamoci che la professionalità ha sempre dato buoni risultati a lungo raggio. Non soffermiamoci più su risultati a breve termine, “meglio iniziare a piantare alberelli piuttosto che piantine di basilico”. Nel lungo raggio avremmo sicuramente qualcosa da raccogliere.
Probabilmente, quando tutto questo sarà finito, saranno sicuramente più i profili professionali richiesti con determinate caratteristiche ben mirate perché bisognerà correre adesso, per recuperare il tempo perduto, e le aziende non avranno più il tempo di coltivare nuovi talenti anche aspettando qualche anno, proprio perché ne avranno bisogno subito!
Probabilmente servirà personale che possa già creare una produzione e reddito per l’azienda, altrimenti si creerà un peso ed una spesa per l’azienda. Questo lo era già prima e lo sarà sicuramente dopo, ma sarà più accentuata la dinamica.
Abbiamo tutti una grande responsabilità, ripartire più forti e più dolci di prima.
Bisogna dare un grosso contributo alla formazione e tutti insieme rialzare la testa con grande serietà e professionalità per riprenderci l’immagine del Made in Italy che negli ultimi anni è stata attaccata anche dagli altri paesi. Siamo un popolo che sa reinventarsi e soprattutto un popolo che si mette subito a lavoro, iniziamo a pensare al futuro e lavoriamo per migliorarlo.
Sicuramente in questi giorni torneremo a parlare di quali impatti avrà questo Covid-19 nelle nostre vite soprattutto nel settore del food.
Per qualsiasi cosa, Scuola Tessieri e tutto lo staff è a vostra disposizione per domande o varie informazioni.
Scriveteci pure ad info@scuolatessieri.it e vi risponderemo o gireremo le vostre domande al nostro staff.
Mario Ragona
