La Scuola di cucina Tessieri visita la Lunigiana

in Anima Toscana - il 01 Luglio 2016

Il viaggio gourmet della Scuola di cucina toscana Tessieri alla scoperta degli hotel, ristoranti ed enoteche della Lunigiana

La terra dei cento castelli, a cavallo tra la parte settentrionale della Toscana e quella meridionale della Liguria, è anche un interessante crocevia enogastronomico. Ad arricchire questo mix di sapori autentici e gustosi, dove si incontrano influenze emiliane, grandi produttori che hanno saputo valorizzare le loro tipicità.

Una zona di confine, per secoli teatro di guerre e saccheggi, oggi interessante da visitare perché singolare sotto molti aspetti.

Sicuramente per le presenza di architetture storiche molto ben mantenute e visitabili come pievi, chiesi e castelli, ma non è assolutamente trascurabile la parte legata alla produzione di ottime materie prime. La Lunigiana negli ultimi anni è difatti diventata una terra battuta non solamente da turisti in cerca di reperti medievali da studiare, ma è sempre più frequentata dai food traveller una categoria di visitatori in forte crescita che ha preso piede anche tra queste suggestive montagne appenniniche.

Dove degustare vini in Lunigiana

Vino bianco secco, prodotto nella fattoria "Il Chioso", con uve Vermentino coltivate sulle dolci colline del Golfo della Spezia dal profumo delicato ed intenso leggermente aromatico.

Sapore fresco, armonico, con retrogusto mandorlato. Se difatti il 49% dei turisti sceglie di spostarsi esclusivamente per degustare ed assaggiare, tant'è che il 93% dei visitatori totali ha fatto un'esperienza gourmand con un produttore durante una vacanza nel 2016, questa tendenza è presente anche in Lunigiana. Un'eccellenza da tenere in considerazione per un viaggio sul posto, perfetto da fare in questo periodo dove le temperature in pianura raggiungono picchi elevati, è l'Azienda Agricola Picedi Benettini (www.picedibenettini.it) di Sarzana.

Interessante soprattutto il loro rosso D.O.C. Colli di Luni "Villa Il Chioso", un vino dal colore rubino intenso dal sapore asciutto, che per le sua morbidezza ha conquistato anche il Gambero Rosso. Tanto da conquistarsi i tre bicchieri per quanto riguarda la vendemmia 2014.

Ma la caratteristica di questa porzione di Appennino che guarda ad occidente, sicuramente non facile da percorrere per la sua speciale orografia, si ritrova nella continua scoperta di nuovi ed interessanti indirizzi. Se difatti da una parte si è colpiti da piccoli pievi in pietra che sormontano ripidi rilievi, dall'altra si trovano nel fondovalle punti di sosta gourmand da non perdere, dove assaggiare i piatti tipici della zona. Tra i tanti sono da chiedere assolutamente i testaroli, una pasta a base di farina di grano dalla forma che ricorda dei dischi molto sottili, da condire con una pasta al pesto. Da provare presso la trattoria Gavarrina d'Oro, cosicchè come gli sgabei (pasta fritta) ed i coi pien, dei cavoli ripieni di ricotta, pane grattugiato, carne macinata e noce moscata. Lo sgabeo è una pasta per il pane lievitata, tagliata a strisce, fritta, e salata in superficie. Viene tradizionalmente consumata al naturale o farcita con formaggi o affettati

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Dove soggiornare in Lunigiana

Mentre per dormire, in posizione dominante sulle montagne che circondano Pontremoli, Ca' del Moro Resort (www.cadelmororesort.it) è una bellissima soluzione dotata di centro benessere perfetta per staccare la spina. Posto in posizione tranquilla ed appartata, circondato da prati dolcemente degradanti verso il fiume, il Resort Cà del Moro è un angolo di vera pace per chi desidera trascorrere le vacanze immerso nella quiete della campagna senza però rinunciare ai comfort di un resort.